N. 11 del 1/7/1998

Come espamndere la RAM
di Carlo Strati


Per dare nuova grinta a un computer stanco basta aggiungere un po' di memoria. Ecco in che modo

I moderni sistemi operativi, come Windows 95 ed Nt, e le applicazioni più recenti, sono sempre più affamati di memoria, quindi possono mettere a dura prova anche i computer più potenti. Infatti, se la quantità di ram installata è insufficiente, ne risente tutto il sistema in termini di prestazioni generali. Per questo motivo è sempre più importante dotare il proprio computer di un'adeguata quantità di memoria, soprattutto nel caso in cui si tratti di un moderno Pentium II. Anche il processore più potente, infatti, se non viene affiancato da una corposa dotazione di ram rischia di non essere sfruttato a fondo. Per fortuna i prezzi della memoria sono in continua discesa e la nuova tecnologia dimm facilita l'espansione della ram anche agli utenti meno esperti.

A che cosa serve la memoria?

Così come l'uomo ha bisogno della memoria per svolgere operazioni matematiche e altre attività, anche il computer necessita di uno "spazio" dove conservare i dati e le istruzioni da eseguire.


Nella guida filmata che trovate sul cd- rom di questo numero ci sono tutte le indicazioni per procedere all'aggiornamento della memoria.
Si può immaginare, per esempio, che per sommare due numeri servano quattro caselle di memoria: nella prima si conserva il primo addendo, nella seconda l'istruzione di somma, nella terza il secondo addendo, e nella quarta il risultato prodotto dall'operazione. Questo esempio è molto semplificato, ma serve per capire la logica che sta alla base di tutte le operazioni svolte dal computer: nel mondo dell'informatica, infatti, tutte le istruzioni, anche quelle che coinvolgono testo, suoni e immagini, si riducono a pure operazioni matematiche su uno, due o più numeri espressi in forma binaria, cioè sotto forma di sequenze di simboli "0" e "1", detti bit. Questi bit, insieme alle istruzioni che li devono manipolare, vanno conservati in modo che il computer possa reperirli e utilizzarli in ogni momento. I programmi sono lunghe sequenze di istruzioni e vengono conservati in modo permanente, cioè anche quando si spegne il computer, nelle cosiddette memorie di massa, come il disco fisso e il floppy. Allo stesso modo si memorizzano i dati da conservare, come le lettere, i prospetti e tutto ciò che viene creato dall'utente. Ma le memorie di massa, da sole, non bastano per il corretto funzionamento del pc, infatti serve anche la ram (Random Access Memory, memoria ad accesso casuale): si tratta di un tipo memoria molto più veloce di qualunque disco, in cui vengono caricate le singole istruzioni e i dati necessari per completare le operazioni che vengono man mano richieste dall'utente e dai programmi applicativi. Per esempio, all'avvio del computer viene automaticamente caricato il sistema operativo dal disco fisso alla memoria ram; questo è un programma che permette a tutte le altre applicazioni di funzionare e di interagire con l'utente. Da notare che il contenuto della ram viene modificato milioni di volte al secondo, inoltre quando si spegne il computer tutta la memoria viene svuotata; per questo motivo si dice che la ram è una memoria di tipo "volatile".

Si comincia dal coperchio…

Le nuove soluzioni tecnologiche adottate dai computer dell'ultima generazione (tutti i Pentium II e i Pentium più recenti) rendono quanto mai semplice l'espansione della memoria; rispetto a quanto accadeva con i 486 e con i primi Pentium, oggi aggiungere o sostituire ram è un gioco da ragazzi. Naturalmente la prima cosa da fare è scollegare tutti i cavi dall'unità centrale del computer, eventualmente etichettandoli con un pezzo di nastro adesivo nel caso in cui non si sia certi del modo corretto di riposizionarli.

Si passa quindi a liberare il coperchio del computer rimuovendo tutte le viti di fissaggio; normalmente ce ne sono da 4 a 6, tutte collocate sul retro dell'unità centrale. In altri casi il coperchio è semplicemente incastrato, e per rimuoverlo bisogna trovare i ganci e i fermi che lo fissano al telaio. È bene non forzare il coperchio nel caso in cui non si liberi subito: potrebbero essere sfuggiti un fermo o una vite, oppure ci potrebbe essere un cavo che ostacola la rimozione. Bisogna quindi agire con cautela per evitare danni.

Sfilato il coperchio bisogna individuare la posizione degli alloggiamenti di memoria sulla scheda madre. Nei nuovi computer Pentium II dotati di architettura atx i connettori per la ram si trovano in prossimità dell'estremità superiore destra della scheda madre, in posizione verticale di fianco al processore. Questi sono solitamente presenti in numero di tre o quattro: sono di colore nero, con due fermi bianchi, e sono posizionati uno di fianco all'altro a distanza di circa mezzo centimetro. Nella stragrande maggioranza dei casi il sistema sarà già dotato di 32 MByte di memoria, distribuiti su una sola schedina (detta modulo dimm), oppure su due da 16 MByte ciascuna.

Per aumentare la quantità di ram si possono inserire a piacere moduli di qualunque capacità negli alloggiamenti liberi, oppure è possibile sostituire quelli già presenti con moduli più capienti. In ogni caso bisogna spostare verso l'esterno i due fermi bianchi posti ai lati del connettori, poi si allinea la schedina di memoria sul connettore prescelto avendo cura di far combaciare le parti sagomate, e si spinge con decisione fino a quando non si avverte uno scatto e i due ganci ritornano automaticamente in posizione.

Adesso tutto è più facile

Rispetto a quanto accadeva con i vecchi moduli simm, i nuovi dimm sono molto più pratici. Prima di tutto il sistema di fissaggio, cioè i fermi laterali, è più maneggevole rispetto ai vecchi gancetti metallici difficili da manovrare. In secondo luogo, ma è l'aspetto più importante, i moduli dimm si possono combinare a piacere nei vari alloggiamenti: per esempio si può mettere una schedina da 32 MByte nel primo connettore e due da 16 nel secondo e nel terzo; con i vecchi simm, invece, si era obbligati a installare coppie di moduli uguali, e sempre a due a due. I dimm, invece, non obbligano ad alcuna combinazione particolare.

Le uniche regole da seguire nell'installazione dei moduli dimm riguardano l'ordine di riempimento dei connettori e il tipo di memoria utilizzata. Bisogna sempre iniziare a riempire il primo alloggiamento e poi gli altri in sequenza. Inoltre non bisogna usare memorie di tipo diverso: in pratica non si possono combinare i moduli di tipo edo ram con quelli sdram. I primi sono più economici e vengono solitamente usati con i sistemi domestici a basso costo, mentre i secondi sono preferiti nel caso di workstation professionali ad alte prestazioni. Sarebbe preferibile, inoltre, non usare moduli caratterizzati da velocità differenti seppur dello stesso tipo; ciò non comporta particolari problemi, ma quelle più veloci vengono rallentate per adeguarsi a quelle più lente, quindi rimangono poco sfruttate. Completata l'installazione dei moduli di memoria, non rimane che riposizionare il coperchio avendo cura di non sfilare qualche cavo dai dispositivi interni. Una volta in posizione si possono fissare le viti o i ganci e ripristinare i collegamenti originali, eventualmente aiutandosi con le etichette collocate in precedenza. Si può quindi avviare il sistema senza bisogno di alcuna fase di configurazione software.



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