I moderni sistemi operativi, come Windows 95 ed Nt, e le applicazioni
più recenti, sono sempre più affamati di memoria,
quindi possono mettere a dura prova anche i computer più
potenti. Infatti, se la quantità di ram installata è
insufficiente, ne risente tutto il sistema in termini di prestazioni
generali. Per questo motivo è sempre più importante
dotare il proprio computer di un'adeguata quantità di memoria,
soprattutto nel caso in cui si tratti di un moderno Pentium II.
Anche il processore più potente, infatti, se non viene
affiancato da una corposa dotazione di ram rischia di non essere
sfruttato a fondo. Per fortuna i prezzi della memoria sono in
continua discesa e la nuova tecnologia dimm facilita l'espansione
della ram anche agli utenti meno esperti.
A che cosa serve la memoria?
Così come l'uomo ha bisogno della memoria per svolgere
operazioni matematiche e altre attività, anche il computer
necessita di uno "spazio" dove conservare i dati e le
istruzioni da eseguire.  Nella guida filmata che trovate sul cd- rom di questo numero ci
sono tutte le indicazioni per procedere all'aggiornamento della
memoria. Si può immaginare, per esempio,
che per sommare due numeri servano quattro caselle di memoria:
nella prima si conserva il primo addendo, nella seconda l'istruzione
di somma, nella terza il secondo addendo, e nella quarta il risultato
prodotto dall'operazione. Questo esempio è molto semplificato,
ma serve per capire la logica che sta alla base di tutte le operazioni
svolte dal computer: nel mondo dell'informatica, infatti, tutte
le istruzioni, anche quelle che coinvolgono testo, suoni e immagini,
si riducono a pure operazioni matematiche su uno, due o più
numeri espressi in forma binaria, cioè sotto forma di sequenze
di simboli "0" e "1", detti bit. Questi bit,
insieme alle istruzioni che li devono manipolare, vanno conservati
in modo che il computer possa reperirli e utilizzarli in ogni
momento. I programmi sono lunghe sequenze di istruzioni e vengono
conservati in modo permanente, cioè anche quando si spegne
il computer, nelle cosiddette memorie di massa, come il disco
fisso e il floppy. Allo stesso modo si memorizzano i dati da conservare,
come le lettere, i prospetti e tutto ciò che viene creato
dall'utente. Ma le memorie di massa, da sole, non bastano per
il corretto funzionamento del pc, infatti serve anche la ram (Random
Access Memory, memoria ad accesso casuale): si tratta di un tipo
memoria molto più veloce di qualunque disco, in cui vengono
caricate le singole istruzioni e i dati necessari per completare
le operazioni che vengono man mano richieste dall'utente e dai
programmi applicativi. Per esempio, all'avvio del computer viene
automaticamente caricato il sistema operativo dal disco fisso
alla memoria ram; questo è un programma che permette a
tutte le altre applicazioni di funzionare e di interagire con
l'utente. Da notare che il contenuto della ram viene modificato
milioni di volte al secondo, inoltre quando si spegne il computer
tutta la memoria viene svuotata; per questo motivo si dice che
la ram è una memoria di tipo "volatile".
Si comincia dal coperchio…
Le nuove soluzioni tecnologiche adottate dai computer dell'ultima
generazione (tutti i Pentium II e i Pentium più recenti)
rendono quanto mai semplice l'espansione della memoria; rispetto
a quanto accadeva con i 486 e con i primi Pentium, oggi aggiungere
o sostituire ram è un gioco da ragazzi. Naturalmente la
prima cosa da fare è scollegare tutti i cavi dall'unità
centrale del computer, eventualmente etichettandoli con un pezzo
di nastro adesivo nel caso in cui non si sia certi del modo corretto
di riposizionarli.
Si passa quindi a liberare il coperchio del computer rimuovendo
tutte le viti di fissaggio; normalmente ce ne sono da 4 a 6, tutte
collocate sul retro dell'unità centrale. In altri casi
il coperchio è semplicemente incastrato, e per rimuoverlo
bisogna trovare i ganci e i fermi che lo fissano al telaio. È
bene non forzare il coperchio nel caso in cui non si liberi subito:
potrebbero essere sfuggiti un fermo o una vite, oppure ci potrebbe
essere un cavo che ostacola la rimozione. Bisogna quindi agire
con cautela per evitare danni.
Sfilato il coperchio bisogna individuare la posizione degli alloggiamenti
di memoria sulla scheda madre. Nei nuovi computer Pentium II dotati
di architettura atx i connettori per la ram si trovano in prossimità
dell'estremità superiore destra della scheda madre, in
posizione verticale di fianco al processore. Questi sono solitamente
presenti in numero di tre o quattro: sono di colore nero, con
due fermi bianchi, e sono posizionati uno di fianco all'altro
a distanza di circa mezzo centimetro. Nella stragrande maggioranza
dei casi il sistema sarà già dotato di 32 MByte
di memoria, distribuiti su una sola schedina (detta modulo dimm),
oppure su due da 16 MByte ciascuna.
Per aumentare la quantità di ram si possono inserire a
piacere moduli di qualunque capacità negli alloggiamenti
liberi, oppure è possibile sostituire quelli già
presenti con moduli più capienti. In ogni caso bisogna
spostare verso l'esterno i due fermi bianchi posti ai lati del
connettori, poi si allinea la schedina di memoria sul connettore
prescelto avendo cura di far combaciare le parti sagomate, e si
spinge con decisione fino a quando non si avverte uno scatto e
i due ganci ritornano automaticamente in posizione.
Adesso tutto è più facile
Rispetto a quanto accadeva con i vecchi moduli simm, i nuovi dimm
sono molto più pratici. Prima di tutto il sistema di fissaggio,
cioè i fermi laterali, è più maneggevole
rispetto ai vecchi gancetti metallici difficili da manovrare.
In secondo luogo, ma è l'aspetto più importante,
i moduli dimm si possono combinare a piacere nei vari alloggiamenti:
per esempio si può mettere una schedina da 32 MByte nel
primo connettore e due da 16 nel secondo e nel terzo; con i vecchi
simm, invece, si era obbligati a installare coppie di moduli uguali,
e sempre a due a due. I dimm, invece, non obbligano ad alcuna
combinazione particolare.
Le uniche regole da seguire nell'installazione dei moduli dimm
riguardano l'ordine di riempimento dei connettori e il tipo di
memoria utilizzata. Bisogna sempre iniziare a riempire il primo
alloggiamento e poi gli altri in sequenza. Inoltre non bisogna
usare memorie di tipo diverso: in pratica non si possono combinare
i moduli di tipo edo ram con quelli sdram. I primi sono più
economici e vengono solitamente usati con i sistemi domestici
a basso costo, mentre i secondi sono preferiti nel caso di workstation
professionali ad alte prestazioni. Sarebbe preferibile, inoltre,
non usare moduli caratterizzati da velocità differenti
seppur dello stesso tipo; ciò non comporta particolari
problemi, ma quelle più veloci vengono rallentate per adeguarsi
a quelle più lente, quindi rimangono poco sfruttate. Completata
l'installazione dei moduli di memoria, non rimane che riposizionare
il coperchio avendo cura di non sfilare qualche cavo dai dispositivi
interni. Una volta in posizione si possono fissare le viti o i
ganci e ripristinare i collegamenti originali, eventualmente aiutandosi
con le etichette collocate in precedenza. Si può quindi
avviare il sistema senza bisogno di alcuna fase di configurazione
software.
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